L’obiettivo della terapia endodontica è il mantenimento dell’integrità anatomo-funzionale e della salute dell’elemento dentario e dei suoi tessuti di sostegno, per prevenire possibili alterazioni di tipo ortognatodontico e/o infettivo. La carie e/o le sequele di un trauma dento alveolare in dentatura decidua possono determinare patologie ascessuali e la perdita precoce di spazio in arcata, influenzando negativamente la permuta e la formazione del permanente corrispondente.
Una corretta diagnosi dello stato della polpa del deciduo risulta essenziale per formulare la terapia più indicata. Le indicazioni, gli obiettivi e le alternative terapeutiche dipendono dalla vitalità o meno della polpa, sulla base di una corretta diagnosi clinica e radiografica, che permetterà di verificare, in particolare, il grado di compromissione pulpare, la presenza di possibili lesioni periapicali, il grado di rizolisi e l’eventuale interessamento dei corrispettivi elementi permanenti da parte di processi flogistici (strumenti dentista).
Lo stadio di formazione della radice del dente deciduo e dirimente per il percorso terapeutico.
Infatti, un elemento deciduo presenta, durante la sua permanenza all’interno del cavo orale, tre stadi evolutivi:
-I stadio – fase di crescita e di sviluppo: elemento erotto con radice in via di formazione;
-II stadio – fase di maturazione e stabilizzazione: elemento con radice completata;
-III stadio – fase di regressione: elemento con radice in fase di riassorbimento (rizolisi).